Si è concluso il nostro sondaggio linguistico-culturale che ha infiammato le stories di Instagram e TikTok: più di 150 spoletini hanno detto la loro su come si chiamano davvero i celebri strangozzi fatti a mano.
E no, non si parla de carbonara o cacio e pepe: qua semo seri. Qua semo a Spoleto.

I risultati

Dopo giorni di votazioni, dibattiti accesi, minacce di diseredità da parte di nonne offese e commenti passivo-aggressivi in dialetto, ecco la classifica definitiva:

  1. 🥇 Strangozzi 76% – Dominano incontrastati. Il nome che sa di tradizione, farina e umidità della cantina.
  2. 🥈 Stringozzi 22% – Si difendono bene, ma troppo “tirati”. Pare che portino sfortuna: so’ striminziti già dal nome.
  3. 🥉 Strengozze 4%– Un po’ confuse, un po’ natalizie. Sembrano uscite da ‘na tombola o da un panettone farcito de dubbi.
  4. 🥄 Strangozze 1% – Fanalino di coda con un solo voto. Probabilmente una forma di protesta contro lu patriarcato linguistico.

Il verdetto finale

È giunto il momento di fare chiarezza una volta per tutte. Da oggi, chi dice “Stringozzi”, “Strengozze” o “Strangozze” va schedato, segnalato e rieducato co’ na padellata de sugo.

Niente più mezze misure, niente più compromessi linguistici: il nome ufficiale, riconosciuto dal popolo sovrano de Spoleto, è uno solo.

✊🏼 STRANGOZZI. Punto.

Scrivetelo bene sui menù, tatuatevelo sul braccio, incidetelo sulle spianatoie de legno.

Chi sbaglia, paga da beve.
E pure l’antipasto.