Ogni tanto parlamo de cose serie e utili. Volete sapé i peggiori insulti che ricevono gli studenti spoletini online? Mo ve lo raccontamo…
Dallo Scientifico di Spoleto ci fanno sapè che si è concluso con successo il ciclo di lezioni sul Cyberbullismo che l’informatico forense Michael Surace ha svolto presso alcune classi. Il Corso era tra quelli presenti nei “Progetti Scuola 2024” nel catalogo del Comune di Spoleto, e lo Scientifico ha ritenuto utile sceglie un corso che affronta il bullismo dal punto di vista della tecnologia.
Durante le lezioni gli studenti hanno imparato alcune tecniche di prevenzione del cyberbullismo, come settare al meglio i propri telefoni e social per evitare intrusioni e migliorare la propria privacy, come saper riconoscere il profilo di un cyberbullo e come riconoscere i segnali di un telefono spiato. Tutti gli studenti hanno apprezzato molto la lezione e hanno interagito positivamente con i questionari.
Ma cosa dicono questi questionari? Di seguito trovate due elenchi di due classi, con gli insulti che maggiormente ricevono sui social o su WhatsApp.

Gli insulti peggiori che riguardano le ragazze: dopo il classico “troia” (e spesso sono le ragazze a dirlo ad altre ragazze..), è il body shaming l’insulto purtroppo più comune, con l’insulto “cicciona” o “dimagrisci”. Per i maschi invece si tende a voler far passare per stupida la persona, con al primo posto “coglione” “stupido” o “handicappato”. Sia per gli insulti alle ragazze che per i ragazzi, l’obiettivo è l’isolamento dal resto del gruppo.
Ma gli insulti peggiori, ha spiegato l’esperto informatico Surace, sono quelli che possono portare a istinti suicidi: ovvero “ammazzati” e “mi fai pena”.
